Il borgo del Castello
Una passeggiata per Hradcany, il borgo del Castello
Hradcany fu fondato nel 1321, durante il regno di Giovanni di Lussemburgo, con lo scopo di alloggiare i funzionari del vicino Castello. La parte gotica di questo quartiere scomparse completamente nel 1400, a causa delle guerre ussite, ma ancor di più a causa del grande incendio del 1541; questo incendio scoppiò nella piazza di Malá Strana ma le fiamme riuscirono a raggiungere la parte più alta di questo borgo. Hradcany rimase dipendente al Castello fino al 1598, quando Rodolfo II permise la costruzione di un municipio concedendo lo status di città. Nel 1774 Hradcany entrò a far parte del nucleo storico della città di Praga. Questo quartiere, come del resto anche Malá Strana, ha mantenuto intatto il suo aspetto rinascimentale e barocco non accettando l’intrusione del Moderno. Hradcany e Mala Strana sono i miei due quartieri preferiti, meta di molte mie passeggiate a tutte le ore del giorno e della sera.
Inizieremo la nostra passeggiata dalla parte più alta, Pohorelec. Il modo migliore per arrivare qui è con il tram 22 dalla fermata della metropolitana Malostranska linea verde, A. Oltrepassate le fermate del Castello e scendete proprio a Pohorelec.
Da qui seguiamo i binari del tram in salita fino dopo la curva e attraversiamo la strada per salire poi a sinistra. Siamo di fronte all’ingresso del Monasatero di Strahov
Strahov fu fondato nel XII secolo e chiamato Monte Sion.Cambiò il suo nome solo al tempo di Carlo IV (seconda metà del 1300) che lo inglobò nelle fortificazioni gotiche e quindi divenne un avamposto di difesa.Il nome Strahov viene dal ceco stráž che significa guardia. Le costruzioni originali erano in stile romanico ma quello che vediamo oggi è frutto delle ricostruzioni barocche. Meritano una visita le due biblioteche interne.
Orari e prezzi dei biglietti:
Tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00
Adulti: 120 kc
Studenti, bambini: 60 kc
Visto che è difficile entrare nelle biblioteche, almeno potete farvi un giro virtuale di quella filosofica qui.
La prima sala che si vede è neoclassica e in fondo al corridoio la seconda è in stile primo barocco. In questa seconda sala hanno girato delle scene del film Amadeus.
Attraversando il cortile in fondo, una scritta internazionale indica una terrazza panoramica dalla quale si può vedere tutto il centro storico di Praga.Qui è meglio venirci di pomeriggio, per questioni fotografico-paesaggistiche.Ritorniamo verso il cortile e giriamo a destra verso la scalinata che ci riporterà a Pohořelec. Pohořelec è una delle piazze di questo borgo e il suo nome significa dopo l’incendio perchè era bruciata parecchie volte e sempre ricostruita In questa piazza c’è un palazzo barocco;qui nel 1700 ci abitavano i Signori De Martini, italiani che avevano un lavoro particolare nel borgo: erano gli spazzacamini ufficiali. Siamo tutti concordi nel pensare che gli affari andassero bene…
Spostiamoci oltre prendendo la strada a sinistra e ora ci troviamo in una piazza moto suggestiva, la Piazza di Loreto, Loretanské náměstí. Per chi vuole entrare ancora di più nello “spirito” praghese suggerisco una sosta alla birreria U Cerného vola, al bue nero Loretanské nám,1 Questa è una tipica birreria con tavoloni comuni, ma essendo molto nota fra i praghesi è difficile trovare posto… La piazza è sovrastata dalla mole del Palazzo Černín. Černín era un conte e anche ambasciatore dell’imperatore a Venezia, nel 1600. Tornato a Praga aveva deciso di costruire un palazzo che eguagliasse in grandezza il Castello.Non riuscì nel suo intento ma in compenso indebitò la famiglia per generazioni e generazioni. La famiglia abbandonò poi il palazzo che servì come rifugio per i poveri, come rifugio per le armate straniere e più tardi come caserma. Dal 1918 ospita il Ministero degli affari esteri.
Quasi di fronte si trova il famoso Loreto di Praga
Dopo le guerre ussite del 1400 la Boemia divenne protestante per tradizione e quando arrivarono gli Asburgo imposero la Fede Cattolica come Fede di stato. Le famiglie nobili arrivate al loro seguito aiutarono in questo compito e la famiglia più attiva fu la famiglia Lobkoviz. Nella prima metà del 1600 Benigna Caterina di Lobkoviz fece costruire in questa piazza una copia della Santa Casa.Nel 1700 la Santa Casa fu circondata dalla costruzione barocca che possiamo vedere di fronte a noi. Nella torretta ci sono 27 campane collegate con un carillon e una tastiera e ogni ora suonano un motivo musicale. La visita è consigliata a chi vuole vedere oggetti e paramenti ecclesiastici, dove spicca per la sua importanza un ostensorio preziosissimo formato da 6222 diamanti, soprannominato il Sole di Praga.
Orari e prezzi dei biglietti:
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.15 e dalle 13.00 alle 17.00. Da Novembre a Marzo chiude 1 ora prima.
adulti | CZK 150.- |
studenti | CZK 110.- |
famiglia (2 adulti + bambino sotto i 15 anni ) | CZK 310.- |
Dal Loreto attraversiamo la piazza che si trova di fronte e scendiamo per la via Černínská. In fondo a questa strada svoltiamo a destra nella via Nový Svět, Nuovo Mondo, che non ha niente a che fare con la sinfonia di Dvořák. Questa via ha mantenuto ancora il suo caratteristico aspetto rinascimentale con le case basse.Una volta qui vi abitavano i funzionari del Castello; ora solo chi può permetterselo. In fondo alla via prendiamo la Konviktská che ci condurrà nella piazza principale di Hradčany, antistante il Castello Uscendo dalla via Konviktská soffermiamoci sul palazzo ricoperto di graffiti rinascimentali che si trova alla nostra sinistra.
Il palazzo Martinic apparteneva ad una delle “vittime “della Defenestrazione del 1618. Insieme al suo collega Slavata e al segretario Filippo Fabrizio furono gettati dalle finestre del Castello perché rappresentavano a Praga il re Mattia che viveva a Vienna; non sono però morti perché atterrarono sui mucchi di spazzatura che si gettavano una volta dalle finestre del Castello.Dopo la defenestrazione furono acclamati come eroi e Martinic acquistò questo palazzo. Alla vostra sinistra il portone in legno che vedete è diventato famoso perché nel film Amadeus era la casa di Mozart. Attraversiamo tutta la piazza e fermiamoci sotto al lampione liberty; dando le spalle al Castello abbiamo una visione d’insieme della piazza. Una volta qui si svolgeva la vita economica e sociale di Hradčany ma dopo l’incendio del 1541 sulle macerie sorsero i palazzi dei nobili arrivati insieme agli Asburgo. Sul lato destro si trova una fila di casette basse che appartenevano al Capitolo di San Vito; erano quindi gli uffici amministrativi della Curia, per culminare con il palazzo rococò vicino al Castello che ancora oggi è sede dell’Arcivescovado praghese.
Prima di entrare nel Castello vi consiglio una sosta ristoratrice nel ristorante U Labuti Hradcanske Namesti 11/61. In un rustico e confortevole ambiente trovate un buon caffé all’italiana e in inverno una buonissima cioccolata, difficile da trovare a Praga. Di solito a Praga la cioccolata è latte e cacao, liquida; invece qui la fanno alla maniera del nostro stivale. Dopo questa pausa arriviamo al Castello, ma questa è un altro itinerario